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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum III,17
 
originale
 
[17] sed non id quaeritur, sintne aliqui, qui deos esse putent: di utrum sint necne sint, quaeritur. Nam reliquae causae, quas Cleanthes adfert, quarum una est de commodorum, quae capimus, copia, altera de temporum ordine caelique constantia, tum tractabuntur a nobis, cum disputabimus de providentia deorum, de qua plurima a te, Balbe, dicta sunt;
 
traduzione
 
17. la questione per? non ? se vi sia gente che crede negli d?i, bens? se essi esistano o no. Quanto alle altre ragioni addotte da Cleante, l'abbondanza dei beni a nostra disposizione e la costante regolarit? dei moti celesti, se ne parler? al momento in cui affronteremo il tema della provvidenza divina sul quale tu, Balbo, hai speso tante parole.
 

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